Il turismo è un settore in espansione. È l’unico mercato la cui crescita non si è mai fermata, neanche per un momento.
In italia in particolar modo ogni anno è l’anno dei record. L’interesse verso l’Italia trascende nazionalità: siamo sempre una delle mete preferite sia per gli italiani stessi che per gli stranieri. Il grande capitale culturale, il cibo, le spiagge e, ovviamente, la ricerca di una “dolce vita” sono ciò che porta le persone allo stivale.
La crescita inarrestabile del turismo è anche dovuta ai viaggiatori provenienti da regioni dell’Asia in espansione, come Cina e India, che diventano anche un nuovo approdo turistico (ma l’Europa rimane sempre la meta preferita della maggior parte popolazione mondiale).

Le dimensioni del settore turismo, un mercato in continua espansione

Il turismo è cambiato negli ultimi anni. Il web è diventato una parte fondamentale di tutto quello che è settore turistico. Tutto inizia prima ancora di decidere la meta, grazie a Pinterest, Instagram e Youtube. Il viaggio è una ricerca continua di esperienze: enogastronomiche, culturali, particolari, adrenalitiche… il viaggio è sempre più un’esperienza disegnata esattamente su di noi.

La domanda quindi nasce spontanea: e le app?

Le (Tante) App del Turismo

Scommetto che sul tuo smartphone, in questo momento, hai almeno un’app di viaggio. Probabilmente più di una. Il fatto è ormai le app sono diventate indispensabili. Sono di ritorno da un viaggio con RyanAir e ho avuto due scelte per la carta di imbarco: stamparla o usare l’app. Ho deciso di installare l’app per comodità.

Durante il mio ultimo viaggio ho usato Google Maps come navigatore (ed è pessimo per la cronaca) e per scoprire punti di interesse e ristoranti nelle vicinanze (in questo caso ve lo consiglio).
ViaMichelin mi aiuta a calcolare i costi dei miei spostamenti.
Tripit a mettere tutti i pezzi dei miei viaggi insieme.
Mentre cercavo informazioni su ristoranti e locali con il browser mobile, Tripadvisor mi ha lasciato a bocca asciutta dicendomi che dovevo iscrivermi o installare l’app per vedere le recensioni (ODIO puro).
Ovviamente tutto questo senza contare instagram su cui sto condividendo foto e aneddoti del mio viaggio.

Certo, la mia esperienza non è universale, quindi è arrivato il momento di lasciare la parola ai dati.

Prima di tutto dobbiamo parlare di OTA. OTA è un acronimo che sta per Online Travel Agency. Vengono racchiusi in questa definizione TripAdvisor, Expedia, Hotels.com, Booking.com.
Le OTA sono dei giganti.
Booking del 2018 ha speso più o meno miliardo di dollari in advertising. Solo in un quarto. Solo su Google.

  1. Prenotare tramite Booking per gli utenti è comodo, semplice, veloce e sicuro, ma non basta essere bravi in un settore competitivo come quello del turismo e quindi c’è un investimento importante in advertising.
  2. La prenotazione tramite Booking per gli esercenti (siano albergatori o compagnie aeree) è un costo: ogni volta che una prenotazione viene effettuata tramite Booking o Expedia, gli esercenti pagano una fee.

Per questo le compagnie aeree e le catene di hotel cercano di offrire sconti, promozioni e programmi fedeltà a chi prenota in maniera diretta.
Il miglior cliente è quello che abbiamo già, per questo newsletter e app diventano le basi di un processo che mira a tagliare fuori le OTA.

Come fa notare Apptopia, i download delle App delle OTA quest’anno hanno subito una diminuzione dell’8,4% rispetto all’anno precedente. Crescono le app proprietarie delle compagnie aeree e degli hotel (+12,1% e +14,6% rispettivamente).

Poi ovviamente questi dati vanno guardati nel dettaglio.
Skiplagged (un’app similare a Skyscanner) cresce, mentre TripAdvisor nel primo trimestre del 2019 ha perso più del 30% dei download (forse è per questo che ultimamente è aggressiva sulla questione app).

I download delle app delle OTA sono in diminuzione

Ma il mondo delle app turistiche è molto più ampio rispetto a quello di OTA, Hotel e Compagnie aeree che spesso vengono consultate nella fase di planning del viaggio. Ci sono app che si utilizzano prima di partire e alcune app che usiamo mentre viaggiamo.

Le App Prima di partire

  • Organizzazione e Documenti – Tripit e Google Trips sono le app più famose per la fase di organizzazione. In pratica l’idea è avere una sola app che vada bene per tutto il viaggio
  • Valigia – Alzi la mano chi si trova in panico davanti una valigia vuota. Ci sono diverse app che permettono di fare la valigia in maniera più facile, creando liste di cose da portare basate sulla nostra meta, lunghezza del viaggio e periodo dell’anno in cui stiamo andando.

Le App Durante il viaggio

  • Traduzioni – Ci sono app di traduzione (la più famosa è Google Translate) che aiutano a superare le barriere della lingua
  • WiFi – Adesso che in Europa è stato abolito il roaming tutto è molto più bello, ma ci sono app che permettono di trovare punti WiFi gratuiti
  • Dove mangiare – Da TripAdvisor e Google Maps passando da LocalEats, di app per scoprire locali e cibo ce ne sono davvero tantissime
  • Finanze – Per dividere le spese con i compagni di viaggio uso Splitwise, per le mance c’è GlobeTipping, poi ci sono le app di convertitori di valuta e per segnare le spese c’è l’imbarazzo della scelta

Il mondo delle app di viaggio è ancora più ampio. Può comprendere app settoriali (vedi Roadtrippers per chi viaggia in auto attraverso gli States) e app non specifiche per il turismo (per esempio io uso Google Docs per i miei programmi).

Il Futuro del Turismo e delle App

I trend che vediamo riportati negli studi sottolineano un focus sul mobile anche in ambito turistico. Secondo il Travelport Digital Mobile Travel Trends del 2017 per il 90% dei brand turistici avere una strategia mobile è fondamentale per il successo in futuro e l’84% dei brand vuole aumentare l’investimento sul mobile.

Se il Mobile è ormai presente, la “Voice” invece rappresenta per molti un futuro a cui aspirare. Sulla ricerca vocale e sugli assistenti virtuali si sta puntando molto per cui questo sarà un aspetto su cui gli sviluppatori di app lavoreranno nei prossimi anni.
E lavoreranno anche con la blockchain (specialmente con i pagamenti), i chatbot e la realtà aumentata.
Le app turistiche sono in evoluzione insieme alla tecnologie che sono loro vicine.

Pensare solo alle tecnologie senza tenere bene a mente le esigenze degli utenti è sempre un errore.
Il report sul comportamento utenti di HubSpot del 2018 ci da informazioni importanti su cosa vogliono gli utenti da un’app di viaggio e quali sono le ragioni che spingono gli utenti a scegliere l’app invece che il sito web responsive.

Secondo HubSpot le persone usano le app principalmente per cercare viaggi e sistemazioni, per prenotare e per avere update tramite notifiche. Solo il 5% sceglie l’app per avere offerte e promozioni e solo il 2% per brand loyalty.

Le ragioni principali che spingono al download di un’app sono diverse

  • Velocità (Non si tratta solo della velocità di caricamento, ma della semplicità che porta l’app. Avere le carte di imbarco sul cellulare è più veloce che stamparle e tirarle fuori ogni volta che servono)
  • Feature non disponibili sul sito mobile
  • Update e Notifiche
  • Uso senza connessione ad internet
  • Miglior design
  • Promozioni

In generale si preferiscono le app per fare il Check-In di un volo e generare la carta di imbarco così come l’acquisto di extra o per ricercare una sistemazione. I siti web si usano soprattutto per la prenotazione, per l’affitto di una macchina, sottolineando un trend già visto: si cerca magari tramite smartphone, si finalizza l’acquisto su desktop.

Il mercato asiatico

In tutto questo c’è la crescita del mercato turistico asiatico e cinese (sia in entrata che in uscita) su cui è importante fare un focus.

Nel 2017 la Cina è già il più grande mercato di viaggi in uscita, con 131 milioni di viaggi, ed è destinata a crescere ancora.
Non c’è un identikit del turista cinese, ma sempre più vengono ricercate esperienze, cercano di immergersi nella cultura locale, provando cibi tipici e del luogo. Anche turisti dal budget controllato sono disposti a spendere di più per vivere un viaggio esperienziale.
In sostanza: il turista è sempre più viaggiatore anche in Cina.

Il mercato turistico è in crescita anche in India. Il numero di richieste visto per l’area Schengen dal 2017 al 2018 è aumentato del 17% ed è duplicato se si confrontano i dati del 2018 a quelli del 2014. L’India è il terzo paese, dopo Russia e Cina, per richiesta di visto.
Non solo quindi aumentano i turisti indiani in Europa ma l’India sta diventando una meta turistica per tanti viaggiatori.

Non c’è dubbio che il futuro del turismo si muoverà anche in direzione Asia e in generale verso i paesi in sviluppo.

Vuoi saperne di più?

Il prossimo 27 Settembre Michele e Luca terranno un workshop all’interno dell’evento Brief in Genova tutto dedicato alla progettazione di App per il turismo.

Il Workshop è pensato per chi lavora nel turismo, per che è nel settore di sviluppo app e per chi è un semplice appassionato. Non sono necessarie competenze specifiche, infatti il workshop si propone di approfondire le grandissime potenzialità tecnologiche che possiedono i dispositivi mobile in modo da poter progettare delle app che rendano il turismo un’esperienza più ricca, interattiva, informata e divertente.
I posti sono limitati: prenota subito.